Il primo take away di pasta fresca al mondo

Il primo fast food di pasta fresca al mondo

In una città come Venezia, ricchissima di opere d’arte e innumerevoli edifici di interesse storico, dove il turismo è caratterizzato da un’intensa mobilità, anche la ristorazione deve necessariamente adeguarsi alle esigenze peculiari della clientela. E’ possibile allora adattare anche la pasta, uno dei piatti italiani più popolari al mondo, che solitamente si mangia seduti in un ristorante, in un prodotto da fast food, o meglio take away? A quanto pare sembra proprio di sì, considerando il successo di “Dal Moro’s – Fresh pasta to go”, la prima realtà imprenditoriale al mondo che offre alla clientela pasta fresca trafilata al bronzo al momento e cucinata immediatamente senza precottura, con sughi semplici, naturali e sempre vicini alla tradizione culinaria italiana.
Dal Moro's Fresh pasta to go«In tutto il mondo il concetto di street food è molto diffuso ma in Italia siamo molto diffidenti verso i cambiamenti e le innovazioni», spiega Gabriele Dal Moro, veneziano da sette generazioni, che ha iniziato questa avventura di artigiano della pasta fresca d’asporto nel luglio del 2011. «Non vedo differenza tra mangiare un trancio di pizza in piedi o una porzione di pasta sempre in piedi. Il ristorante offre diversi servizi per i quali si paga giustamente un prezzo diverso, con tempi d’attesa anch’essi differenti».

Quali sono state le prime reazioni dei turisti quando hanno scoperto questo nuovo modo di consumare la pasta?
Diffidenza totale per il preconcetto culturale che la pasta si dovrebbe mangiare seduti… Ci è voluta molta pazienza, sacrifici e completa dedizione alla soddisfazione dei clienti.

Come è possibile offrire in brevissimo tempo pasta di qualità cucinata immediatamente senza precottura?
La pasta deve essere prodotta al momento, il che implica costi di gestione abnormi, sia dal punto di vista delle materie prime che del personale sempre attivo nella produzione. I miei “concorrenti” o semplicemente coloro che sono venuti dopo di me, preferiscono precuocere la pasta o addirittura comprarla industriale e spacciarla per fresca.  Questo metodo di lavoro riduce notevolmente i costi di gestione dell’azienda, togliendo però artigianalità e qualità italiana al prodotto offerto.

Oltre alla qualità del prodotto offerto, esistono altri fattori che contribuiscono ad attirare o a mantenere una clientela solida?
La dedizione al lavoro e l’amore nel creare un prodotto artigianale. La qualità e l’impegno vengono sempre ripagati.
La presenza costante e curata nei social network è stata molto importante. Anche il mantenimento della propria presenza online ha dei costi di gestione molto alti, soprattutto se fatto con professionalità e costanza.

Oggi diverse attività commerciali veneziane sono gestite da stranieri. Da che dipende, secondo te, che ami e proponi la tradizione della cucina italiana, questa presenza sempre minore di imprenditori del posto?
Il mio più grande ostacolo è costituito dai cittadini veneziani, che odiano la mia attività perché attira molte persone. Insulti, minacce, denunce, esposti di ogni genere arrivano ogni giorno. Per non parlare dei ristoranti contro cui ho sporto più volte denuncia, i quali mi hanno più volte minacciato fisicamente e verbalmente, creando danni materiali al mio locale.
Ai cittadini dà fastidio non poter camminare per la calle dove siamo ubicati o vedere alcuni dei nostri clienti seduti da qualche parte a mangiare il nostro prodotto. Si pensi che uno dei nostri dipendenti è incaricato a fare un giro per recuperare eventuali residui del nostro prodotto lasciato da clienti maleducati o persone che non trovano cestini in giro (nessuno ci rende merito di questo).
Uno dei ristoranti limitrofi a fianco ha ingaggiato in “nero” un “battitore” americano che fa capire alle persone di essere noi. Una cittadina cinese (titolare di diversi ristoranti a Venezia), dopo essere venuta a mangiare da noi per sei mesi, ha copiato di sana pianta il nostro locale nella calle di intenso passaggio subito dietro la nostra, e vive “parassitariamente” confondendo i passanti sul fatto che lei sia una di noi.
Le aziende di successo non sono ben viste qui a Venezia. Non basta che io sia veneziano da sette generazioni e che cerchi di contribuire a far rispettare la mia città dal punto di vista sociale ed ecologico. I miei concittadini fanno di tutto nel cercare di farmi chiudere. Gli stranieri, infatti, qui sono visti più di buon occhio rispetto a un veneziano come me. Strano ma vero!

Cosa vede all’orizzonte Gabriele Dal Moro con la sua innovativa attività?
Riceviamo numerose richieste di collaborazione da tutto il mondo. Dal prossimo anno saremo presenti con il nostro marchio 100% Italiano all’estero. Stiamo per incominciare la vera avventura di un veneziano alla scoperta del successo a livello internazionale. Un successo nato da una semplice idea ma realizzata con i sacrifici della propria famiglia e della propria vita da 4 anni. Noi, il primo fast food di pasta fresca al mondo!