L’Europa e il sogno di una cornice giuridica unica per il gioco d’azzardo online

In questi giorni non c’è giornale, sito web o programma TV in cui non legga o non si senta parlare di Europa, di norme comunitarie e di legislazioni uniche. Ma il caso della Grecia e dei suoi problemi finanziari non è l’unico argomento che merita un’attenzione da parte delle autorità continentali, come la Commissione Europea o il Parlamento di Bruxelles. Sono molti infatti gli ambiti che avrebbero bisogno di un’omogeneizzazione normativa e sicuramente uno di questi è la regolamentazione dei casinò online.

In teoria, l’Unione Europea dovrebbe garantire un trattatamento giuridico equo e uniforme su tutto il territorio continentale. In realtà, nella UE c’è un’enorme disparità legislativa e le normative dei singoli paesi tendono ad essere diverse e, a volte, perfino contraddittorie.

L’EGBA e la Commissione Europea hanno cercato in più occasioni di imporre una visione continentale al mercato, ma puntualmente si sono scontrati con i leader nazionali, che invece hanno sempre preferito sviluppare una politica che fosse accorde ai propri interessi particolari.

COS’È L’EGBA
Ma cos’è l’EGBA? L’European Gaming & Betting Association è un’organizzazione creata nel 2007 con lo scopo di dare vita a un mercato regolamentato per tutti gli operatori del gioco online in Europa. L’idea di fondo era quella di creare un unico mercato del gioco d’azzardo, con leggi comuni a tutti i paesi che aderissero all’associazione e, durante i suoi otto anni di vita, sono stati portati avanti con successo vari processi di standardizzazione dei regolamenti. Tuttavia rimangono molti punti oscuri e il fatto che non tutti i membri dell’Unione Europea vi abbiano aderito restringe il suo orizzonte operativo e ne diminuisce l’efficacia. Inoltre i vari paesi europei hanno concezioni diverse sul gioco d’azzardo e sulla sua moralità e questo fa sì che i regolamenti variano notevolmente da una regione all’altra.

Ecco una breve guida per orientarsi nella selva giuridica legata ai casinò online.

ITALIA
L’Italia ha, insieme al Regno Unito, una delle normative sul gioco online più liberali d’Europa
. Questo rende il mercato italiano estremamente appetibile per gli operatori di casinò online del continente. Nel 2006 l’Italia ha prima permesso ai bookmakers online di operare nel paese e poi, nel 2011, ha legiferato in modo da includere anche i casinò online. Da allora, le compagnie di gioco hanno sgomitato per ottenere le licenze per operare nel Belpaese. E non c’è da stupirsi, visti i numeri da capogiro. Solo nel 2014 i giocatori online italiani hanno speso 728 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente dello 0,4%.

Al primo posto per introiti ci sono le scommesse sportive, con 214 milioni di euro di spesa, seguite dalle slot machine online, con 147 milioni, e dagli altri giochi da casinò come il blackjack, il baccarat o la roulette, che si attestano sui 110 milioni. Discorso a parte merita il poker, vera passione degli italiani. Sebbene nel 2014 ci sia stato un leggero calo di ingressi, la variante del Texas Hold’em continua ad essere uno dei giochi più amati dai nostri connazionali e i giochi di poker su Titanbet.it o delle altre compagnie presenti nel panorama italiano attraggono sempre più giocatori.

tavolo-giocoFRANCIA
In Francia il regolatore del gioco d’azzardo online è ARJEL, l’”Autorité de régulation des jeux en ligne”
. ARJEL è stato creato ai sensi dell’articolo 34 della legge n ° 2010-476, nota anche come il Gambling Act francese. I sette membri del ARJEL sono nominati dal Presidente della Repubblica, mentre l’attuale presidente è Jean-Francois Vilotte.

Quando ARIEL ha iniziato la sua attività, nel 2010, i provider francesi erano riluttanti a seguire i suoi dettami. Poco dopo però una sentenza del “Tribunal de Grande Instance” di Parigi ha obbligato i provider ISP a rispettare le normative dell’ARJEL e chi si fosse opposto avrebbe dovuto pagare una multa di circa 10 mila euro al giorno. Attualmente molti dei giochi vengono stoppati da firewall, rendendo il paese transalpino uno dei più “ostici” verso i games d’azzardo online.

GERMANIA
In Germania la legislazione è resa più complessa dal sistema federale: il paese infatti è composto da 13 stati, 2 città-stato, e 1 città auntonoma
. Dunque il quadro giuridico è particolarmente frammentato e complicato per gli operatori del gioco online.

Nel 2008 il Parlamento tedesco vietò la maggior parte dei giochi d’azzardo online; tuttavia l’EGBA sfidò le istituzioni teutoniche, sostenendo che la normativa favoriva le imprese tedesche ed erano quindi una violazione delle leggi internazionali sulla concorrenza. Il risultato dell’aspra battaglia fu la firma del Trattato Interstatale sul Gioco (ISTG), nel 2012, che apriva le porte ad una liberalizzazione del mercato. Rimangono tuttavia molti nodi da sciogliere.

SPAGNA
La Spagna, negli ultimi 10 anni, ha fatto enormi passi avanti nella liberalizzazione della normativa giuridica sul gioco d’azzardo. Dal 2012 tutti i casinò online, le case di scommesse sportive e i siti di poker provenienti da altre nazioni della UE possono operare nel paese iberico, purché siano debitamente autorizzati dalla “Comisión Nacional del Juego”, l’autorità che concede le licenze.

fichesSCANDINAVIA
La Svezia mostra da tempo una posizione di apertura nei confronti del gioco d’azzardo online. Società di software come Net Entertainment, Boss Media o Yggdrasil sono particolarmente attive in questo ambito, mentre altri casinò, come Mr. Green & Company, stanno guadagnando fette di mercato notevoli. Tuttavia la Commissione Europea ha segnalato in più di un’occasione la Svezia come paese che ostacola la concorrenza straniera. Nonostante la possibilità che molte leggi approvate dal parlamento di Stoccolma finiscano proprio in un tribunale della UE per violazioni delle leggi comunitarie, la Svezia non sembra intenzionata a cambiare la propria normativa.

In Finlandia tutte le attività legate al gioco richiedono una licenza, incluse le operazioni di casinò online. La Norvegia invece è pittosto contraria verso la maggior parte delle forme di gioco d’azzardo, comprese le scommesse su Internet. Solo un paio di società norvegesi ‘offline’ hanno l’autirizzazione legale per le scommesse.